Indirizzo
P.za Ventiquattro Maggio, 2, 20123 Milano MI
GPS
45.4521834, 9.1801782
DAZIO ART CAFE MILANO
Dazio Art Cafè nasce all’interno di un casello daziario, una delle dimore storiche più belle di Milano, al centro della bellissima Piazza XXIV Maggio, nel cuore della rinomata Darsena d Milano.
Ideale tutti i giorni per un aperitivo o un brunch domenicale, il Dazio rappresenta il punto d’incontro tra Arte e divertimento.
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Una vasta gamma di gustosi cocktail e molteplici piatti preparati ad arte dai barman del locale rendono i drinks uno dei punti di forza del locale.
Il Dazio è dotato di un impianto audio per i più classici degli eventi.
Ogni giorno a partire dalle 18.30 alle 22.30 vi aspetta l’aperitivo tra Cocktail e Food.
Il Dazio dispone di un ampio dehor, di un bellissimo porticato come aree estive, di 3 sale interne al piano terra, e di uno spazio al piano superiore per eventi.
Il Dazio in tempi di Covid
In base a dpcm, zone colorate e restrizioni dettate dalla pandemia del momento, il Dazio si aggiorna e si trasforma.
– Dal 15 al 28 Febbraio 2021 tutte le domeniche c’è il Brunch e l’aperitivo diurno e dopo mangiato fino alle ore 18 si può bere qualcosa.
Gli eventi sono in programmazione ma a motivo dell’emergenza covid non è detto che saranno confermati o potrebbero subire modifiche di orario e cambiamenti. Consigliamo sempre di contattare l’infoline
Un po’ di storia
Che cos’è un Dazio? Era il luogo dove avveniva la riscossione dei dazi nei confronti di chi, con merci o senza merci, voleva entrare in città. Essi infatti erano collegati anticamente da un cancello che delimitava il territorio urbano rispetto alla campagna.
“Piazza XXIV Maggio è una delle piazze di Milano a maggiore densità monumentale. Nel centro della piazza sorge la Porta Ticinese, che traguarda Corso di Porta Ticinese e Corso S. Gottardo. Fu progettata dall’architetto Luigi Cagnola, lo stesso che progettò l’Arco della Pace, per volere di Napoleone Bonaparte. In epoca napoleonica era denominata Porta Marengo, ma da sempre per i milanesi veraci è Porta Cicca (dallo spagnolo Puerta Chica, “porta piccola”). Ai lati della porta si trovano i due storici caselli daziari, dove oggi si mangia e si beve, a testimoniare l’importanza della piazza come crocevia di traffici.
Non lontano dall’arco trionfale, in posizione più defilata, è collocato l’altro bene monumentale di Piazza XXIV Maggio. E’ la grande quercia ultrasecolare piantata, già adulta, dall’ingegnere Giunio Capè il 24 maggio del 1924, un sabato, per festeggiare l’insperato ritorno a casa del figlio Giuseppe, giovane alpino della Grande Guerra dato per disperso. Oggi la quercia, con i suoi 125 anni di vita, è in stato di avanzata senescenza, il tronco completamente cavo, i rami sorretti da putrelle di acciaio. E’ circondata da una rete protettiva, nessuno può avvicinarsi e toccarla”.
Fonte Fareluogo
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